Due o tre  anni fa a una cena tra amici, per  sintetizzare una mia opinione mi uscì la battuta ” la sinistra italiana  deve imparare ad usare  excel invece di utilizzare esclusivamente word
Passati alcuni mesi uno dei miei amici è diventato un consulente di spicco di Renzi e, qualche tempo dopo, ho sentito riutilizzare quella espressione dal futuro Presidente del Consiglio.


Il Seveso esonda. E non è l’unico. Frane, smottamenti, alluvioni sono all’ordine del giorno. E sappiamo che la principale causa è l’impermeabilizzazione del territorio che si ottiene cementificando, possibilmente orizzontalmente con centinaia di villette a schiere e condomini di massimo 4 piani tutto ciò che è edificabile.

Perché così quello che pioveva sul terreno e poi filtrava lentamente, cade adesso sui tetti e viene convogliato nelle reti che, passo dopo passo, arrivano ai fiumi.


Prima di Pasqua ho partecipato a due incontri con i cittadini. Due dibattiti come i tanti che vengono quotidianamente organizzati da associazioni, partiti, enti e comitati. Uno dedicato alla necessità di legalità negli appalti, l’altro alla vicenda Stamina, quella del ciarlatano che grazie alla sua faccia tosta e alla credulità incolpevole dei malati, ha tenuto in scacco per mesi l’immagine della sanità italiana.


Fra pochi giorni verrà eletto un nuovo Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Milano e Provincia. Come tutti gli altri Ordini professionali si tratta di un Ente Pubblico istituito, a differenza di quella che è la percezione generale, per garantire gli utenti dei professionisti iscritti e non per rappresentarli. Per questa ragione non si tratta di un consesso privato avulso dal contesto sociale e che non incide sugli interessi e aspettative della collettività ma si tratta di un organismo che può incidere, nel suo piccolo ma neanche tanto piccolo, sulla vita di tutti i cittadini.


Se chiedessimo a un bambino di 8 anni dove trovare il PGT del Comune di Milano ci risponderebbe, con disarmante ingenuità, di andare sul sito del Comune e di digitare PGT. E avrebbe ragione: perché lì troveremmo tutti i documenti in grande formato da stampare, il regolamento e le norme collegate. Una tonnellata di file che potremmo scaricarci in 3 o 4 ore e poi, con santa pazienza leggerci e studiarci.

Peccato che da semplici cittadini non avremmo delle stampanti per questi grandi disegni e che difficilmente saremmo in grado di leggere le norme e i regolamenti.

E allora  non ci resterebbe che rivolgerci ad un professionista ed entrare, di fatto nella rete delle sue competenze, anche e solo per fare una semplicissima domanda: posso costruirmi una casa dove il nonno mi ha lasciato un piccolo terreno?