L’organizzazione Transparency International posiziona l’Italia al cinquantaquattresimo posto, su centottanta paesi analizzati, per il livello di corruzione nella […]
Autore: andrea bonessa
È inutile negarlo, a Milano tutto avviene in anticipo. Dopo anni di concorsi di architettura che spesso hanno […]
Gli ultimi che mi vengono in mente sono Dario Fo e Roberto Benigni, ma con uno sforzo di […]
Con Donatella Pavan – Presidente di Giacimenti Urbani
A Milano, dal primo novembre abbiamo a disposizione qualcosa di eccezionale.
Un’intera città, più di un milione di metri quadrati di edificato, costruito, vissuto, dovranno essere dismessi, demoliti, convertiti.
Quando le cose sono semplici, lineari, trasparenti, le può capire anche un bambino di sei anni.
E allora perchè non riesco a capire l’utilità, la logica, la linearità delle Primarie Milanesi?
Soprattutto perchè mi sembra un operazione opaca, contorta e oscura?
Tre considerazioni, solo tre, per inquadrare l’imbarazzante situazione delle prossime elezioni comunali di Milano.
Avevi fatto la campagna per Pisapia. Ti eri speso con gli amici di sinistra ma soprattutto con quelli di destra che, schifati dalla loro Moratti, erano i più facili da convincere.
Poi il buon Pisapia si è prontamente dimenticato del lavoro di migliaia di persone in suo favore e si é messo nelle mani dei Partiti.
Vi ricordate? Troisi e Benigni ( quando non era ancora uno stucchevole premio Oscar) dovevano pagare un fiorino ad ogni attraversamento di un artificiale confine.
Il sogno di ogni italiano . Poter dominare un territorio, essere sovrani anche di un fazzoletto di terra, padroni esclusivo di un quadrato di mondo. Tutto nostro.
Nella retrospettiva al MoMA a lei dedicata, documentata nel film “The Artist is Present” di Matthew Akers […]