Stay hungry, Stay baddy!


Cari Ragazzi, stay hungry, stay baddy!

Altro che foolish.

Siate cattivi, siate duri, siate intransigenti. Chiedeteci  quotidianamente conto di quello che promettiamo e che non facciamo perché il vostro futuro sia quanto meno simile al nostro presente.

E non fatevi  problemi reverenziali.

Perché non è vero che sappiamo quello che  stiamo facendo.

Spesso voliamo a vista.

Basta aprire un giornale.

Parliamo, distinguiamo, precisiamo, differenziamo, specifichiamo.

Ma alla fine non diciamo e soprattutto non cambiamo niente.

Voi lo sapete: le cose spesso sono semplici, molto semplici.

Se si cerca di spiegarle è per intorpidire le acque.

Una cosa o è giusta o è sbagliata.

Non è , purtroppo,  utile.

Non è disgraziatamente necessaria.

Non è tatticamente  intelligente.

Ricordo un film. Philadelphia. Una storia semplice con i cattivi che sono cattivi e i buoni che sono buoni. Quelli di là e noi ( perché noi siamo sempre dalla parte dei buoni) di qua. E il buono, dopo che il cattivo cincischiava, girava intorno al problema, traccheggiava di sotto e di sopra, ecco, il buono lo inchioda e gli dice:

“fai finta che io sia un bambino di quattro anni e spiegami quello che non riesco  a capire, spiegamelo perché se quello che dici è chiaro, se è semplice, se soprattutto  è vero anch’io riuscirò a capirlo”

E lo capirò soprattutto se tu saprai di cosa stai parlando.

Stay hungry, stay baddy, e siate impietosi, come lo siamo stati noi con i nostri vecchi.

Solo così li abbiamo spinti, a pedate , a cambiare qualcosa.

Chiedete risposte chiare, decisioni incontrovertibili, prese di posizione definitive. Chiedete il rispetto di quei principi che facciamo finta di insegnarvi.

Chiedeteci quella competenza che noi vi chiediamo di formare con lo studio e l’impegno e che spesso non abbiamo ma millantiamo alla grande buttandovi fumo negli occhi.

I politici che vi governano non sono ladri perché prendono delle mazzette. Sono ladri perché VI RUBANO uno stipendio, facendo quello che sanno di non saper fare.

Una sera di luglio, ad una delle solite riunioni, in cui agli under 30 è lasciato il ruolo di vallette, uno  di questi vecchi politici, che, pur di rimanere in sella, passano da un partito all’altro, ha citato come necessarie

Intelligenza, Coraggio, Speranza e  Passione .

Non ha citato le cose più semplici: COMPETENZA e CONOSCENZA.

Non è stata una dimenticanza: non sapeva cosa fossero.