A Benjaminh da Benjamin.

Il primo è il famoso Franklin. Il secondo uno sconosciuto, Mister Webb  che, trovandosi in difficoltà, si rivolse a uno dei padri fondatori degli Stati Uniti e gli chiese  un prestito. E il famoso inventore, comico, attivista, scienziato, poeta, scrittore e uomo d’affari non ebbe esitazioni nell’accordarglielo, ponendo una sola condizione. La somma elargita non doveva essergli restituita ma imprestata a sua volta, a una persona che si fosse trovata in difficoltà.


sonounpirla

Sabato mi sentivo un Pirla.

E infatti me lo sono appeso ben bene al collo.

Poi è arrivato Maroni che lo ha confermato sia a me sia alla sua imbarazzante platea.

Perché il problema non era che lui e altri quattro ( cento, mila? ), nelle sale della mia Regione, stessero facendo un convegno retrogrado e conservatore sulla necessità di discriminare, dividere, separare tutto il discriminabile, divisibile, separabile.


Il patrimonio edilizio italiano è fatiscente, obsoleto, energivoro. Il consumo di suolo e il dissesto idrogeologico hanno raggiunto livelli ormai invalicabili. Da più parti si chiede di ridurre la nuova edificazione e di indirizzare l’attività edilizia al recupero, ristrutturazione e soprattutto riconversione del patrimonio esistente, con trasformazioni e modifiche delle destinazioni d’uso che siano in grado di soddisfare le mutevoli richieste abitative o funzionali.

05bonessa37FBIntere palazzine destinate a uffici o comparti industriali dismessi sono abbandonati a loro stessi mentre il fabbisogno abitativo continua a essere ai primi posti nelle criticità delle nostre città. Riconvertili a residenziali sarebbe già una prima e buon soluzione. Ma tutto ciò può essere un buon inizio, ma non basta.

Dobbiamo Recuperare Terreno, farci restituire il maltolto o almeno una parte di tutto lo spazio che ci ha defraudato la speculazione edilizia. Per fare questo non basta ristrutturare l’esistente o richiedere a gran voce non un mq. in più, non un mc. in più. È necessario demolire e riscostruire quello che è stato dissennatamente edificato, soprattutto negli ultimi 50 anni, senza nessun rispetto per il territorio e l’ambiente.


Affrontare il giorno nuovo, con l’obiettivo di scoprire la città; non la ricerca di una brandello della città storica celato alla vista, ma di una parte in divenire che dovrebbe rappresentare il prossimo cuore pulsante di quella che si preannuncia come la Milano del futuro, ormai prossimo.


Fra pochi giorni verrà eletto un nuovo Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Milano e Provincia. Come tutti gli altri Ordini professionali si tratta di un Ente Pubblico istituito, a differenza di quella che è la percezione generale, per garantire gli utenti dei professionisti iscritti e non per rappresentarli. Per questa ragione non si tratta di un consesso privato avulso dal contesto sociale e che non incide sugli interessi e aspettative della collettività ma si tratta di un organismo che può incidere, nel suo piccolo ma neanche tanto piccolo, sulla vita di tutti i cittadini.